I seminari residenziali del Circo d’Abruzzo sono a cura di Emmanuel Gallot-Lavallée e si svolgono a Villa Scontrone - frazione del comune di Scontrone in provincia dell’Aquila.
L’alloggio è compreso nel costo dei seminari. Per il mangiare, si dividerà la spesa tra tutti i partecipanti e si cucinerà in sede (per saperne di più, visitare la pagina
Filosofia.)
Il Circo d’Abruzzo è aperto a tutti, con o senza esperienza teatrale. Non sono richieste specifiche attitudini e non ci sono limiti d'età.
*I corsi saranno attivati solo al raggiungimento del numero minimo di partecipanti.
Per info, costi e iscrizioni inviare una mail a: emmanuelclown@hotmail.com
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SEMINARI RESIDENZIALI DEL CIRCO D’ABRUZZO
ESTATE 2024:
[Villa Scontrone, Comune di Scontrone - L’Aquila]
Seminario residenziale – Dal 5 al 10 agosto 2024:
Tema: Tema: “Clown e danza” (I movimenti del clown)
Programma di studi (cliccare QUI)
Seminario residenziale – Dall'11 al 16 agosto 2024:
Tema: “Lo stupore del clown” (L'arte della sconfitta)
Programma di studi (cliccare QUI)
Seminario residenziale – Dal 16 al 21 agosto 2024:
Tema: “La presenza del clown” (L'arte dell'essere)
Programma di studi (cliccare QUI)
Seminario residenziale – Dal 21 al 26 agosto 2023:
Tema: “Pellegrinaggio di un clown” (La ricerca dell'infinito)
Programma di studi (cliccare QUI)
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Programmi di studio dei seminari residenziali - Estate 2024:
Programma SEMINARIO “CLOWN E DANZA” (5 - 10 agosto 2024)
Attraverso la danza l’attore libera il suo stato d’animo, gioca, si perde nei gesti musicali… ma sa davvero ballare? Vedremo il Cha cha cha, qualche passo di tango, tutto ciò che il grande Nureyev non avrebbe mai voluto vedere. Durante questi brevi balli goffi, buffi e delicati assieme, emergeranno dei sentimenti profondi: il senso del ridicolo, il senso d’incapacità. Il clown gioca su pochi gesti fragili.
Nel nostro lavoro faremo riferimento a diverse epoche, saltando dal Charleston agli anni ’60, dalla musica di operette al ragtime. Confonderemo i passi, gli stili a volte, poiché i clown fanno confusione e dietro quella confusione lasciano apparire la loro anima. Danzeremo questo: L'anima ritrovata. Danzare non è ballare bene o fare vedere il proprio talento, ma lasciarsi attraversare dalla gioia. Quando un bambino è contento, danza. Due persone si guardano e danzano: danzano la risata, la paura, la timidezza... 
Balleremo ovunque: a volte abbozzeremo un passo sulla piazza, proseguiremo poi sulle rive del lago e nella foresta.
I clown parlano con i gesti goffi di una libertà ritrovata. Saranno sempre presenti in quei giorni giocosi.
Programma SEMINARIO “LO STUPORE DEL CLOWN”
(11 - 16 agosto 2024)
Lo stupore... Stupirsi è di grande importanza. Perché la gente parla sempre, litiga, e non si stupisce di esistere? Questo è il problema. Perché corriamo scordandoci di esistere?
Torneremo durante questi giorni al primo stupore, al primo respiro... Come le api guardano un fiore, come i bambini guardano le nuvole e restano stupiti. Perciò le api fanno il miele, i bambini ridono e i Clown aprono le mani e raccolgono sguardi attenti.
Durante questo seminario apriremo delle finestre dappertutto, mandando per aria le idee quadrate (poiché le rondini non hanno un volo quadrato). Cosa vuol dire, a proposito: battere le ali, lasciare a terra le valigie pesanti? Volare.
Parleremo dei Clown, di Fellini, del clown di Beckett, del circo, e faremo finte e vere acrobazie. Creeremo poesie e dipingeremo.
Lo sguardo del pubblico ci aiuterà a ritrovare una presenza innocente.
Programma SEMINARIO “LA PRESENZA DEL CLOWN”
(16 - 21 agosto 2024)
La presenza... Dopo aver scritto una quindicina di libri sull 'educazione, mi sono accorto che mancava una parola essenziale: La presenza. Educare ė seguire le orme di Socrate e insegnare ai grandi e ai piccoli a vivere in presenza. Siamo troppo spesso assenti, ingabbiati dentro le nostre idee. Perché la gente parla senza mai smettere di parlare e non ascolta nessuno come fa il televisore? Perché esiste l'odio, la solitudine? Perché al semaforo le persone non si abbracciano?
Importa ritrovare una presenza vera, naturale, fatta di verità interiore, di petali di rose, di profumo di ridicolo e di petali d'umanità.
Gli uomini non sono seri perché non hanno la presenza dei puledri, la vastità dei prati. Gli uomini recitano. L' arte vera, al contrario, è smettere di recitare e vivere senza maschere. Importa tornare ad essere vibranti... Questo sarà il tema del nostro seminario. Useremo in questi giorni le tecniche del circo (danza, acrobazia) e altro. Giocheremo a fare finta di essere persi e stupidi; e lo saremo, persi e stupidi, ma con gioia. Giocheremo!
L'intelligenza avrà il peso di un raggio di sole e si farà presenza. Presenza modesta, empatica.
Cammineremo per le piazze e il pubblico ci guarderà passare... Allora ci fermeremo. Un istante eterno. Un istante per fare un piccolo numero di clown, a volte davanti due persone, a volte davanti un gruppo più numeroso, a volte davanti ad una fontana. Si vedrà. La presenza, quando si manifesta, fa nascere delle qualità umane spesso trascurate. Sarà divertente fare i clown. Fare, essere fatti...E giocare ad essere donne e uomini veri. Giocare, ovvero divertirsi e Smettere di nascondersi. Essere.
Programma SEMINARIO “PELLEGRINAGGIO DI UN CLOWN” (21 - 26 agosto 2024)
Il clown è legato alla spiritualità, all’apertura dell’anima che troviamo nell’umorismo del personaggio del clown, e che ritroviamo anche nell’apertura all’infinito. Il corpo e la mente aprono porte nuove.
Le passeggiate saranno importanti e, inoltre, avremo l'occasione di fare teatro nel bosco.
Scriveremo storie sulla nascita del mondo o delle favole a proposito della natura.
Leggeremo dei testi sacri, parleremo di spiritualità (della vita, della fine delle cose, alludendo a Rumi, al Buddismo e all'Induismo).
La scrittura e la pittura sono interessanti, e il silenzio ci porterà alla meditazione.
Durante questo seminario, mi piacerebbe alternare silenzio e scherzi...
Metteremo in scena una piccola favola zen scritta da noi stessi.
Aggiungiamo sempre: le camminate, i bagni, le corse e le stelle la notte, la cucina collettiva, la scrittura e la pittura!
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La pedagogia del clown teatrale e dei teatri gestuali porta alla definizione di un uomo nuovo, libero della propria corazza, e vestito d'azzurro.
"Un giorno nacque un uomo. Nato da una pietra, ne aveva l'aridità, nascosta nel pensiero.
Nato dal un albero ne aveva le radici, la paura di muoversi;
Nato da un cervo ne possedeva il nervosismo ma anche la sua bellezza quando si alzava dritto in piedi per guardare l'immensità della vita.
Nato dalla luna ne aveva la mutevolezza ma anche la luce negli occhi, che sognavano sempre mondi migliori.
Così, questo essere nato da tutti… si sentiva nessuno e si mise a piangere sotto una palma.
Allora le sue lacrime designeranno un fiume dove tutti gli animali si abbeverano, dove la luna si mirava.
Capì di essere un punto di riunione tra i diversi esseri. Si mise quindi una piuma in testa, un po' di terra ferruginosa rossa sulle guance
e disse: "Visto che non sono nessuno, sarò un clown!". E fu il primo passo verso la conoscenza."
Emmanuel
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